2013.09.13/14 Report finale della manifestazione – 13/14 settembre 2014

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Report finale della manifestazione – 13/14 settembre 2014

Si è svolta la 5° edizione di Rifugi aperti del Mediterraneo, parte del progetto di ricerca denominato Rifugi del Mediterraneo, avviato da Marcello Borrone, organizzata insieme al Club Alpino Italiano Abruzzo e Molise e Slow Food, patrocinata dalla Regione Molise, dal Parco Nazionale d’Abruzzo lazio e Molise e dall’associazione dei rifugisti appennino (AGRA) per valorizzare la funzione del rifugio nell’Appennino. Rifugi aperti del Mediterraneo, con la sua forma gioiosa, ha il compito di comprendere, nel rispetto della capacità di carico dell’ambiente, come il rifugio si possa trasformare in presidio culturale di un territorio dove sviluppare gli aspetti della educazione ambientale (Centro di Educazione Ambientale), della cultura materiale (prodotti gastronomici, artigianato), immateriale (momenti di approfondimento scientifico, artistico, etnografico, psicoterapeutico), comunicativo (concerti, filmografia, bibliografico) e di sicurezza (Soccorso alpino, incendi dei boschi).

Il sabato gli escursionisti sono saliti sulla vetta del Monte Meta (2.242 m slm) accompagnati dalla decisa giovialità di Anna Scocchera AE e dopo 7 ore dalla partenza, sono tornati al Rifugio del Falco, dove hanno assistito alla proiezione del documentario “Summit for peace”, girato da Eugenio Di Marzio durante le spedizioni alpinistiche sul Kilimanjaro, Kenia e Ruwenzori. La domenica, ci hanno raggiunto i soci della Sezione di Montaquila e altri partecipanti, che partendo dal Pianoro Campitelli del Comune di Alfedena, sono arrivati al rifugio del Falco. Sono stati accolti dalla grazia istituzionale di Letizia Di Iorio (Sindaco di Pizzone), da Gabriella Melone (assessore di Alfedena), dall’interista Eliodoro D’Orazio (Slow Food). Con fulminei sprazzi di humor, necessario per dimenticare la laurea in Architettura, di Pierluigi Maglione (Cai Molise) ha portato i saluti anche della sede centrale e di Gaetano Falcone (Cai Abruzzo). Tutti hanno sottolineato l’importanza della manifestazione, nella quale si ritrovano molti dei temi che sono ritenuti necessari per lo sviluppo delle aree interne appenniniche. La relazione di Nino Ciampitti, ci ha affascinato per la capacità espositiva e i contenuti nel raccordare passato e futuro, facendoli transitare sui sentieri montani, spaziando dalla sposa di Femmina Morta (fermatasi aPescasseroli) a Celestino V° fino a internet. La conoscenza ha utilizzato sempre sentieri. Materiali ed immateriali. Domenico Di Nunzio (Consigliere delelgato turismo della Regione Molise), con la fatica addosso per la salita del giorno prima sulla Meta, ha concluso ricordandoci le peculiarità storiche-ambientali e la volontà di sostenerle attraverso un sistema unico. Il pranzo di Slow Food, cucinato da Simone Barletta e Umberto Esposito, con la tutela celeste di Pietro Santucci, ha concluso, nel tardo pomeriggio, un weekend di grande intensità, beneaugurante per il prosieguo della manifestazione e della ricerca scientifica di Rifugi del Mediterraneo. Sono stati portati in quota, i saluti di Antonio Carrara (Presidente del Pnalm) e di Luca Mazzoleni (presidente AGRA).
Durante l’anno mi chiedo perché lo faccio, da solo non riesco a darmi una risposta convincente, non la trovo, la cerco ma non la trovo. Poi arrivate con i vostri zaini, guardo le montagne, la vostra fatica a salirle ma a non mollare, la felicità di essere arrivati in vetta, il piacere nell’affrontare fatiche in un mondo che le evita, l’attenzione alle relazioni scientifiche, la fanciullesca disponibilità ad aiutarmi, l’allegria del pranzo della domenica. Allora ho la risposta. Grazie a tutti voi. A chi partecipa e a chi non partecipa ma sento che mi è vicino.

pdf13 / 14 settembre 2014 – Programma “Report – Rifugi aperti del Mediterraneo”