2014.11.15/16 Progetto CAI-CCTAM – Medimont Parks
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Progetto CAI-CCTAM “Medimont Parks”: “Il Matese, le Stagioni, il Partenariato” Campania, sabato 15 e domenica 16 Novembre 2014 a San Potito Sannitico (CE)
Continua l’esperienza del Club Alpino Italiano sulle Montagne protette del Mediterraneo. Nel 2014 dopo l’esperienza in Sicilia nel Parco regionale dei Nebrodi è la volta della Campania nel Parco regionale del Matese. L’appuntamento è per sabato 15 e domenica 16 Novembre 2014 a San Potito Sannitico (CE). Il Convegno si terrà nella sede del Parco, nella Sala Multimediale. L’organizzazione – referenti del Progetto Oscar Casanova e Agostino Esposito – è a cura del Cai Gruppo Regionale Campania, della Sezione di Piedimonte Matese e della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano, in collaborazione con il Parco regionale del Matese. L’obiettivo è proporre e promuovere a livello nazionale ed internazionale nuovi itinerari escursionistici italiani, greci e tunisini, da inserire tra gli itinerari Medimont-CAI al fine della loro diffusione tra i diversi partner del progetto. Punto di partenza è la valorizzazione del patrimonio che accomuna numerosi paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Spagna, Francia, Croazia, Corsica, Grecia, Turchia, Libano, Tunisia etc.), proprio per le caratteristiche orografiche e per la varietà di condizioni climatiche, naturalistico – ambientali e storico-antropologiche.
Nel Matese, dove saranno presenti referenti della Turchia e della Grecia, sarà l’occasione per presentare nuove proposte ed aprirsi a nuovi partner. La conclusione del Convegno sarà dedicata alla convenzione nazionale che la Regione Campania formalizzerà con la sede centrale del Cai per lo sviluppo dei progetti a tutela della biodiversità e per lo sviluppo del turismo sostenibile. Il Presidente Generale Umberto Martini è il riferimento dell’intesa con la Regione Campania e dell’impegno del Cai per promuovere la ricerca sulle montagne mediterranee in cui ricadono numerose aree protette, fra cui anche queste d’Appennino. Il Massiccio del Matese fa parte dell’Appennino sannita ed è compreso nelle regioni Campania e Molise. I Monti del Matese sono un’area con notevoli peculiarità; per la geomorfologia (con esemplari casi di carsismo), per la biodiversità (basti pensare alla presenza, in aree vicine, di ecosistemi assai differenti) per le importanti testimonianze preistoriche e storiche (qui si trovavano gli insediamenti dei Sanniti, la fiera popolazione italica che resistette da a lungo al dominio di Roma), per le radicate tradizioni storiche e artigianali e per la gastronomia. Questi territori sono tutelati solamente nel versante campano dal Parco regionale. Nella realtà dell’Appennino i Parchi sono riusciti a ridare immagine unitaria a monti divisi da logiche amministrative. Unica eccezione il Matese, dove biodiversità e tutela hanno ruoli e pesi diversi nei diversi versanti (campano e molisano), condizionati proprio dal paradosso amministrativo. La domenica sarà dedicata a promuove l’avvicinamento, la ricerca e lo studio di un’area poco conosciuta dell’Appennino Meridionale. E’ determinante che i sindaci ed altri amministratori orientino il sistema di accoglienza verso un modello di ecoturismo e turismo sostenibile, che produca un’offerta qualitativamente alta, fatta di un mix di natura, valori e saperi locali con ricadute sull’occupazione. Il Cai guarda a nuove forme di sviluppo come affrontato nel recente Aggiornamento nazionale nel Parco nazionale della Lessinia sul tema Uomo e Terre Alte. Uno sviluppo che parli il linguaggio della tutela e della sostenibilità, che riqualifichi l’edilizia esistente e che limiti l’eccessivo consumo del suolo. Parlando di montagna e di escursionismo è oramai irrinunciabile pensare di avvicinare ai territori senza una tematizzazione dei sentieri e senza raccogliere le indicazioni della carta europea del turismo sostenibile.
PARCO REGIONALE DEL MATESE (versante campano) Il Parco Regionale del Matese è stato istituito il 12 Aprile 2002 in Campania, per salvaguardare uno dei più grandi ed importanti massicci di natura calcarea e dolomitica presenti nella regione. Si estende per oltre 33.000 ettari nel versante campano e tutela una delle zone di maggiore interesse naturalistico e ambientale dell’Appennino centro-meridionale Nel suo sviluppo complessivo il Matese interessa anche il Molise nella direttrice Benevento – Isernia. La montuosa catena carsica, estesa per circa 40 Km, mostra un netto contrasto tra le caratteristiche ambientali dei due versanti: quello a settentrione più freddo, coperto da fitte foreste e quello meridionale, roccioso e assolato, con vegetazione mediterranea. Ecco che il Matese con queste due aree climatiche vicine e diverse, diventa uno dei luoghi più ricchi di biodiversità dell’Appennino. Inoltre il versante molisano ha molte risorse idriche, che forniscono acqua ed energia alla gran parte del Molise, ma anche a una buona porzione delle popolazioni delle province di Benevento, Caserta, Napoli e della Puglia. Per la sua importanza naturalistica, il Massiccio del Matese molisano è stato inserito con 25.000 ha nella Rete Natura 2000 (Direttiva CEE 43/92) con la denominazione “La Gallinola, Monte Miletto, Monti del Matese”.
13 novembre 2014 – Autore: Filippo Di Donato
Presidente CCTam del Cai
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