2016.04.02 11 regioni Cai a Roma

2016 04 02 11 regioni cai a roma

2016 04 02 11 regioni cai a roma2 aprile 2016 – 11 REGIONI CAI A ROMA

I Gruppi Regionali delle 11 Regioni d’Appennino si incontrano domani 2 aprile a Roma, ospiti della Sezione Cai. Un singolare e utile momento di riflessione che auspico diventi consuetudine.

 

La decisione partecipata, condivisa e fisicamente parlata, basata sull’uguaglianza, sull’informazione aperta e sulla cultura del “fare insieme”, è un efficace modo per guardare avanti e ottenere risultati durevoli.

CONFRONTO NEL CAI
Il Cai a livello nazionale si confronta fondamentalmente con quattro aspetti :
– la struttura organizzativa da riesaminare,
– il territorio montano e la centralità da riconquistare,
– valore/ruolo del socio e del volontariato quale identità comune,
– il ruolo sociale delle Sezioni quale presidio del territorio.

L’IMMAGINAZIONE MOTORE DEL FUTURO
Dal 100^ Congresso di Firenze è scaturita la necessità di immaginare un CAI in grado di:
– valorizzare, migliorare e potenziare quanto già esistente,
– riesaminare l’attuale organizzazione in vista delle modifiche necessarie,
– ripensare la struttura organizzativa per renderla più coerente con le esigenze manifestate dalla base sociale,
– proporre un’immagine complessiva dell’associazione e della sua articolazione per ruoli che renda evidenti valori, competenze ed entusiasmo vissuti dagli iscritti.

COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE
Un modello che promuova la comunicazione e la collaborazione, orizzontale e verticale, in modo tale che ognuno sia coinvolto.

PRINCIPIO DI COESIONE
– Instaurare sul territorio rapporti con Enti per progetti di riqualificazione e mantenimento del territorio montano, medio-montano e delle aree protette, finalizzati anche all’incremento dell’offerta culturale, ambientale e turistica, dalle Alpi agli Appennini. Il ruolo infrastrutturale che il CAI può svolgere in questo settore è di assoluta rilevanza, basti pensare al progetto del Catasto Nazionale Sentieri, alla riqualificazione della sentieristica nelle aree protette, al Sentiero Italia e tutti i percorsi transappenninici e transalpini, alla tracciatura e mappatura sentieri, alla cartografia, ecc.

POLITICHE GIOVANILI
– Favorire la frequentazione giovanile della montagna in sicurezza, facendo conoscere gli ambienti e le diverse attività, fisiche e motorie, praticabili in montagna.
– Favorire la partecipazione alla vita associativa dando spazio e autonomia ai giovani (Progetto Juniores).

CONOSCENZA E TUTELA DELLE MONTAGNE
– Incentivare tutte le forme di ricerca e documentazione sulle Montagne.
– Prestare attenzione a tutte le realtà di marginalità delle aree montane, prive di riconoscimento, elezione o tutela.
– Valorizzare il ruolo del CAI nel settore della cartografia, della tracciatura e manutenzione dei sentieri in un’ottica di presidio sociale e civile, di sviluppo culturale, naturalistico e turistico in sintonia con i principi ispiratori del Nuovo Bidecalogo e della Sostenibilità.