2017.06.18 Pietrabbondante e Sepino
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Il Cai di Chiedi organizza l’escursione sul territorio di Pietrabbondante, nel cuore del Sannio pentro, è caratterizzato da emergenze archeologiche di notevole interesse.
Le testimonianze più antiche, risalenti al V secolo a.C., sono quelle dei corredi restituiti dalla necropoli in località Troccola, sulle pendici occidentali del monte Saraceno. La sommità di questo monte verrà fortificata con una cinta muraria in opera poligonale, raccordata ad opere di difesa poste a quote più basse, in un momento in cui il territorio viene dotato di strutture difensive per opporsi alla minaccia romana. In questo momento (seconda metà del IV secolo a.C.) inizia la frequentazione del luogo di culto in località Calcatello. Stretto appare, fin dalle fasi più antiche, il legame tra questo santuario e l’esercito, come testimoniano le numerose armi dedicate nell’area sacra. (http://archeologicamolise.beniculturali.it/index.php?it%2F181%2Fpietrabbondante-il-santuario ).
Sepino è un centro di pianura, situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del Tammaro. Il nome deriva probabilmente da saepire = recintare ad indicare l’antico stazzo recintato connesso all’allevamento transumante, attività continuata poi nel forum pecuarium.
La città romana è preceduta da un centro fortificato di epoca sannitica che sorge sulla montagna retrostante, detta di Terravecchia, espugnato dai romani nel 293 a.C., durante la terza guerra sannitica, ed in seguito a ciò abbandonato dalla popolazione che si sposta appunto a valle. Sceglie un luogo che è punto di incontro di due assi stradali che diventano il decumano e il cardo massimi della città: il tratturo Pescasseroli-Candela e quello trasversale che scende dal Matese e prosegue verso le colline della piana del Tammaro. (http://archeologicamolise.beniculturali.it/index.php?it%2F185%2Fsepino-la-citt-romana )
Per informazioni ed iscrizioni contattare la Sezione – www.caichieti.it