2017.06.26 Stefano Rodot
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Si è spento un grande giurista che nell’impegno per i dirit è stato sempre un riferimento costante. Da Rodotà ricordo di aver atnto – ben 35 anni fa – nella riflessione sui Beni Comuni e sulla necessità di tutelare l’ambiente naturale in quanto espressione di patrimonio culturale e risorsa del futuro, eredità della comunità.
Erano anni nei quali ancora non c’erano i Parchi e l’ambiente viveva aggressioni ripetute, molte fortunatamente respinte grazie al CAI. Di riferimento fu la manifestazione interregionale per la difesa del Gran Sasso d’Italia che il 27 giugno 1982 riunì a Prat di Tivo il CAI Abruzzo-Lazio-Marche, insieme con altre Associazioni ed Ent, per respingere il progeto di irreversibile trasformazione ambientale che prevedeva impiant di risalita e struture di appoggio per lo sci, imponendo alla montagna addiritura una galleria di avvicinamento da Prat di Tivo alla Val Maone proseguendo con gli impiant per la Conca d’Oro e Campo Pericoli, fno all’emergenza del Sassone. L’azione congiunta e l’autorevolezza delle argomentazioni emerse dal convegno impedirono quello scempio con relazioni di responsabili CAI, alpinist, ambientalist ed espert di dirito. Intervennero, dopo il saluto di Nestore Nanni, Filippo Di Donato, Pietro Scoppola, Luigi Spaventa, Franco Bassanini, Walter Bonat, Dario Nibid e Carlo Alberto Pinelli.
Per info: www.cai-tam.it