2018.10.21 Festa della Castagna
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Il CAI di Ortona invita all’appuntamento autunnale dedicato al pregiato marrone locale, “lu ‘Nzite” che coniuga l’evento gastronomico
con l’impegno per il recupero del borgo e la tutela del castagneto locale, che si estende per circa 70 ettari.
Arroccata su di una rupe che sovrasta una delle numerose anse del fiume Vomano, Senarica in passato è stata protagonista di una singolare quanto leggendaria storia, che la vedeva, insieme a Poggio Umbricchio, al centro dell’attività politica e sociale di tutta l’alta valle del Vomano. Infatti a seguito della resistenza dimostrata dai senarichesi all’avanzare delle truppe viscontee, tese ad invadere quei territori che erano a quel tempo sotto il dominio della regina Giovanna Ia D’Angiò, intorno alla metà del XIV secolo la stessa regina concesse agli abitanti di Senarica la possibilità di governarsi autonomamente con proprie leggi. I senarichesi scelsero allora lo status di Repubblica, prendendo a modello quella marinara di Venezia, quindi con a capo un doge. La stessa Venezia volle riconoscere pubblicamente il valore e il coraggio di queste genti, che soprattutto avevano ricacciato sui loro passi le truppe dei Visconti, storici nemici dei veneziani, fornendo protezione a quella piccola Repubblica che definivano come “Serenissima Sorella”; in cambio i senarichesi pagavano 12 carlini e inviavano, in caso di guerre, due soldati a servizio delle truppe veneziane. La storia della leggendaria Repubblica di Senarica si perde agli inizi dell’800, quando quel feudo, luogo di antiche gesta eroiche e di tena ce autonomia, cominciò graduatamente a ridurre la propria importanza politica, confluendo come molti altri negli attuali comuni che di li a poco avrebbero aderito all’unificazione del regno d’Italia.
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