2019.10.18 Angelo Fusari
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“Dopo essere salito sulle montagne dell’Appennino Centrale, avvertii un forte desiderio di conoscere quelle alpine e quelle europee. Avevo vent’anni quando, studente, la mattina di un giorno lontano, con lo zaino sulle spalle, salii su un lungo treno diretto verso nord.
Sapevo di andare incontro a tanti pericoli ma non ebbi la forza di rinunciare.
Tante volte ho pensato che il destino mi aveva disegnato a vivere sensazioni uniche che solo dopo tanta fatica, freddo, solitudine, sarei riuscito a provare.
Sono andato sulle montagne non per sfidarle, ma per vederle e conoscerle. Per vivere i loro silenzi, le loro albe, i loro tramonti, animati dalla voce del vento che, insistentemente, s’aggira tra le rocce.”
(Angelo Fusari)
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