Presentazione – Lo spazio di APE – Programma d’Azione del 2000 – Parere del Cai sul Programma d’Azione –L’adesione del Cai – 24 febbraio 2007 – 2^fase APE – aggiornamento maggio 2007
APPENNINO PARCO D’EUROPA – APE – Presentazione
Ape, avviato nel 1995, nella sua portata interregionale, interviene su ambiti territoriali di tutta la catena appenninica e unisce con un unico legame, aree urbanizzate, ambienti seminaturali e naturali. Sono 15 le regioni interessate. Le comuni scelte strategiche e la gestione integrata del territorio sono finalizzate alla conservazione e alla valorizzazione delle risorse ambientali.
Il 24 febbraio 2006 all’Aquila, dopo i primi 10 anni di attività e la conclusione della 1^ fase, si è aperta la 2^ fase del Progetto Ape, con la firma della Convenzione degli Appennini da parte dalle 15 Regioni interessate al progetto: Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio,Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia
Il 24 febbraio 2007 anche il Cai, con firma del Presidente generale Annibale Salsa, ha sottoscritto la Convenzione degli Appennini in Abruzzo, a Guardiagrele(CH). Precedentemente, il 15 luglio 2006, il Cai era entrato a far parte di FederParchi, la Federazione nazionale delle Aree Protette.
Nella sua complessa articolazione Ape considera le numerose aree protette istituite sulla catena appenninica dalla Legge Quadro. n.394/91, aggiunte a quelle storiche e le organizza a sistema.
Il raggiungimento degli obiettivi comporta accordi di programma e condivisione delle responsabilità tra Ministeri (livello centrale), regioni, enti parco ed enti locali. E’ così possibile integrare le azioni tra gli Enti per raccordare politiche ambientali con altre politiche di sviluppo a favore di un riequilibrio territoriale basato sull’uso corretto delle risorse culturali e naturali. Un’intesa che fisi gli obiettivi, le strategie, gli strumenti e le necessità. Per funzionalità ed operatività sono state individuate tre aree dell’Appennino interessate dal progetto APE (settentrionale: capofila Toscana; centrale: capofila Abruzzo e meridionale: capofila Calabria). Alle regioni di APE compete di predisporre la proposta, tradotta in programma, delle azioni da sottoporre al Ministro. Il coordinamento generale è affidato all’Abruzzo con il coinvolgimento di enti locali, associazioni ed organizzazioni varie.